Ristorante Lago di Gruma, una storia d’amore e di cucina che miete successi dal 1970

E’ il ristorante Lago di Gruma, che
prende il nome dal laghetto su cui si affaccia il locale. Che non è un locale
qualunque. Dentro ci sono tutti gli anni passati insieme di Anna Maria e
Massimo, affiatati e sposati, la loro passione condivisa per il buon cibo
genuino, l’investimento dei loro risparmi per un rinnovo costante del
ristorante, la loro voglia di crescere e migliorare per soddisfare il cliente e
superarne le aspettative.
Il ristorante Lago di Gruma nacque nel
1970, fu realizzato proprio da Massimo Bocchi. Oggi, come allora, nel locale affacciato
sul laghetto, il tempo sembra essersi cristallizzato e tutto pare immobile.

Fu così che nel 1987 arrivò anche la stella
Michelin. E intanto il ristorante, sempre con Anna Maria in cucina e Massimo in
sala, cominciò a collezionare consensi e a raccogliere clienti fidelizzati, alcuni
dei quali hanno iniziato a frequentare il posto allora e proseguono anche oggi.
Tra loro anche qualche esperto del settore.

La carta si divide in cucina di terra e
di mare. Segue sempre la stagionalità, a parte alcuni must che, anche se
assenti in carta, verrebbero comunque richiesti dai clienti abituali. Tra questi,
spiccano i tortellini agli scampi e carciofi, il fritto misto, i ravioli di
fagiano e le tagliatelle con scampi e fiori di zucca.
Diversamente, ci si affida ai prodotti di
stagione. «Al momento – racconta Massimo che con grande garbo accoglie e segue
in sala – proponiamo, tra gli altri, l’uovo croccante dal cuore fondente con
asparagi e gamberi, cappellacci di fontina con asparagi e cipollotto,
tortellini con ortiche e strologhino, evoluzione di crudo di mare».
I dessert, fatti rigorosamente in casa,
seguono la tradizione, anche in questo caso in parte rivisitata.
L’ampia e valida cantina conta 500
etichette tra nazionali ed estere. Negli anni la carta dei vini ha raccolto
diversi premi e riconoscimenti, testimoniati dai diplomi e dalle coppe esposte
in sala ristorante firmate Associazione Italiana Sommelier o Enoteca Regionale
Emilia Romagna.
Con la bella stagione si può godere della
bella distesa sul lago. Qui tutto rimane fermo, tranne i due proprietari che
cercano sempre di evolversi e di stare al passo con i tempi spruzzando qualche
goccia di innovazione legata alla tradizione qua e là. Anna Maria, ad esempio,
negli anni si è data da fare anche per insegnare la “sua” cucina. Ne sono un
esempio il circolo fondato da lei nel 2005 “Maestri di cucina reggiana” e i
corsi di cucina che tiene a San Polo intorno al concetto di menù d’autore.
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