Dalla contessa Fossa ad un nuovo spazio sensoriale per mostrare l’unicità del Balsamico Tradizionale di Reggio

«In quest’esperienza che sto portando avanti –
racconta Colli – ho cercato di fondere le mie due anime, quella di custode di
un tesoro di famiglia (l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop) e
quella di creativo (come designer d’interni e di illuminazione). Il risultato è
uno spazio di 100 mq nel cuore della città, a metà strada tra il centro e la
Medio Padana, dove entro l’estate troveranno collocazione una batteria
tradizionale e le botti di condimento biologici ovvero “aceto di mosto cotto”,
un luogo per clienti ed estimatori dove vivere l’esperienza di un
prodotto unico, legato alle nostre tradizioni».

«Negli anni
’70 – racconta – mio padre Enrico rimise in attività sei botti che erano state
conservate in soffitta. Erano state regalate a mia nonna dalla contessa Fossa
di Reggio, che abitava nei pressi di via Roma, dove i miei nonni avevano una
bottega di alimentari. Probabilmente si conoscevano per questo. Le botti erano
già state utilizzate per l’aceto Balsamico Tradizionale e, dopo anni di
inattività, sono state rimesse in uso dando di fatto inizio all’acetaia
della famiglia Colli».

Per questo è nato il laboratorio sensoriale ACETARE,
adiacente allo Studio Colli, in viale Regina Margherita. Qui il designer ha
progettato personalmente lo spazio: il tavolo in legno nero da degustazione, l’illuminazione
dello spazio, le scaffalature in legno chiaro e scuro da abbinare alle botti,
la grafica delle boccette.
«Ho messo la mia professionalità al servizio
della mia passione», racconta Colli. «Credo che non esista nulla di più
affascinante di un prodotto che unisce una storia così prestigiosa ad una
modernità così forte. In questo spazio emozionale verranno comunicati i
valori della tradizione uniti ad un’esperienza da vivere in prima persona, per
capire come il prodotto si trasforma a contatto con le diverse essenze delle
botti e come si affina col trascorrere del tempo di invecchiamento». A fianco
dei due locali principali è stata allestita una piccola cucina, che permetterà
di rendere più completa l’esperienza della degustazione.
La passione di Colli ha fatto breccia anche nel
cuore della quarta generazione di famiglia: soprattutto le figlie maggiori di
13 e 15, Sofia e Alice, accompagnano con piacere Marcello in acetaia, mentre il
figlio più piccolo, Martino, di 7 anni, assiste spesso il papà nei suoi
controlli sul prodotto.
«Non è un caso – conclude Colli – che anche i
più giovani siano affascinati da questo mondo. E’ difficile restare
indifferenti a valori come la tradizione, la qualità e l’unicità, soprattutto
nel momento in cui tutto il mondo guarda con ammirazione a questi nostri grandi
prodotti».
In: La Voce di Reggio, 5 febbraio 2017
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