Non solo Reggiana. Mike Piazza è il prestigioso ambasciatore della nostra enogastronomia negli States

A Reggio non ce ne siamo ancora resi davvero conto. Ma dopo l’uscita dell’ampio articolo del New York Times dedicato al neopresidente di Ac Reggiana nonché ex star del
baseball americano, Mike Piazza, l’illuminazione avremmo dovuto averla. Quando mai avremmo potuto sperare che il nome di questa “suggestiva città di 100mila anime a sud di Milano”, come l’ha definita il NYT, fosse sulla bocca di così tanti nativi newyorkesi come è accaduto il 20 febbraio scorso?
Il merito è tutto suo, di Mike Piazza, il catcher con più fuoricampo nella storia della MLB, ex Los Angeles Dodgers e New York Mets, entrato di recente nella Baseball Hall of Fame e star osannata e indiscussa in tutti gli Stati Uniti d’America. Il quale, trasportato dalla passione e dall’istinto che può solo chi “vanta” origini italiane (il suo quintavolo, Giuseppe Piazza, nacque nella siciliana Sciacca nel 1789), ha scelto di comprarsi la Reggiana Calcio per vari motivi, tra cui la produzione sul nostro territorio di eccellenze enogastronomiche.
E allora, parlando con il suo entourage, vieni a sapere che Piazza è appassionato di erbazzone, cappelletti e tortelli d’erba e di zucca, che come rosso beve sempre il lambrusco e come bianco sceglie la Spergola, che li abbina senza indugio ad un Parmigiano 24 o 30 mesi, che, non contento di venire “solo” per le partite della Reggiana (finora ha presenziato ben a 10 incontri su 26), ha affittato una villa a Quattro Castella e sta pensando di trasferirsi per almeno un anno con moglie e figli.

Tutto ciò è degno di un prestigioso ambasciatore d’eccezione. E i frutti, a soli sei mesi dal suo ruolo di presidente, li stiamo già raccogliendo. Ce lo racconta Lorenzo Baricca, imprenditore originario di Vezzano che, insieme al socio abruzzese Luca Di Pietro, gestisce cinque famosi locali, “Tarallucci e Vino”, in zone chiave della New York più cool. «Quando è uscito l’articolo sul NYT – racconta Baricca, da sempre fedele tifoso dal cuore granata - non si parlava d’altro. La Reggiana e Reggio Emilia erano sulla bocca di tantissimi newyorkesi che frequentano i nostri locali. Si chiedevano perché Piazza avesse scelto il calcio e Reggio Emilia e ognuno di loro si complimentava perché considera Piazza un vincente».
Prosegue Baricca: «Di Reggio o meglio dell'Emilia gli americani conoscono il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma e il Lambrusco, ma non sanno esattamente identificare la città di provenienza. Almeno, non fino ad oggi».
Intanto, l’imprenditore e il suo training manager e sommelier Fernando Burani (anche lui supporter granata) sono stati contattati da Gabriele Miari, amministratore di FaceRegia per divulgare i post della squadra in inglese al fine di coinvolgere più americani possibile e magari collaborare con la pagina Fb dei Mets.
Conclude Baricca: «Se Reggio Emilia sarà conosciuta a NY lo dobbiamo anche a Stefano Compagni (vicepresidente di Ac Reggiana, ndr), che ha fatto arrivare Piazza nella nostra terra. La Reggiana è seguita da persone in diverse parti d’America. E pochi giorni fa sentire parlare i newyorkesi di Reggiana e di Reggio Emilia mi ha reso indicibilmente orgoglioso. Spero che le nostre amministrazioni e gli imprenditori colgano l’occasione per far conoscere meglio il made in Reggio e magari sviluppare turismo ed attrarre investitori esteri. Noi faremo la nostra parte da qui».
E questo è proprio l’obiettivo dichiarato di Piazza che con questa operazione ha voluto tornare nella “sua” terra per farsi “testimonial, ambasciatore e/o socio in affari” delle aziende (reggiane e non solo) produttrici delle eccellenze enogastronomiche che egli tanto ama.
Con la personalità con cui si sta facendo conoscere qui da noi, ciò non sarà difficile. Lo conferma Massimo Bortoluz, Finance Director di Nuova Castelli, azienda specializzata nella distribuzione di formaggi Dop che conta 500 milioni di euro di ricavi/anno e che da pochi mesi è uno dei nuovi sponsor granata. «Piazza si è reso disponibile a fare da ambasciatore ai prodotti reggiani e italiani negli States. E può farlo, perché unisce i valori sani dello sport e quelli umani e personali a testimonianza della purezza di spirito del Parmigiano Reggiano e degli altri prodotti tipici semplici della nostra terra. E’ lo stesso motivo per cui noi crediamo fortemente nel suo progetto e ci siamo avvicinati alla Reggiana. E’ una grande opportunità da esplorare e cavalcare».

Del resto, le sue origini italiane non possono smentirlo. Lo ha già dimostrato: è andato dove lo ha portato il cuore.

In: La Voce di Reggio, 26 febbraio 2017

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