Il Borgo del Balsamico, vestire l'Aceto “come fosse un profumo” per comunicarne la rarità
«I
prodotti tipici della gastronomia italiana non hanno rivali al mondo, pertanto è
nostro dovere trasferire questo messaggio nel modo più conveniente. Solo così
il nostro sistema gastronomico potrà tenere alta nel mondo la bandiera della
sua eccellenza e unicità». Sono le parole di Cristina Crotti che, insieme alla
sorella Silvia, 13 anni fa decise di trasformare in società l’acetaia fondata
dal papà una quarantina di anni or sono. Da pochi Il Borgo del Balsamico può
offrire ai propri ospiti, italiani e stranieri, anche tre camere colazione e un
appartamento.
«Nostro
padre – spiega Cristina – ha sempre prodotto l’Aceto Balsamico Tradizionale di
Reggio per il proprio piacere personale, ma non per la vendita. Silvia ed io
siamo cresciute con la passione per questo prodotto eccezionale che avevamo la
fortuna di avere nel sottotetto della nostra abitazione, ad Albinea».
L’acetaia
ospita batterie antichissime provenienti da nobili famiglie delle province di
Reggio Emilia e Modena. E, nel buio del solaio, le botti e i tinelli del ‘700 e
dell’800 custodiscono i liquidi preziosi.

E
prosegue: «Oggi è importante essere chiari di fronte ad un consumatore
disorientato da mille informazioni, che lo travolgono e non lo “educano”. Si
rende quindi fondamentale fornire ai clienti gli strumenti conoscitivi per
scegliere. Libertà di scegliere significa conoscere, per valutare e costruirsi
una capacità critica».
Giallo,
arancio e rosso per i Condimenti e per l’Aceto Balsamico di Modena Igp e aubergine
per il Tradizionale nei tre bollini sono i colori scelti da Il Borgo del
Balsamico. «E’, una firma, riconoscibile in ogni parte del mondo, una lingua,
quella del colore, universalmente nota e facilmente riconducibile ad un gusto,
ad un momento diverso. Le scatole colorate sono costruite come perfetti
contenitori, realizzate in materiali solidi ma vellutati; doppie, per
proteggere vetri preziosi e lavorati da mani esperte. Le bottiglie sono
sigillate, una ad una, con lavorazioni artigianali, legature antiche e
ceralacca firmata da timbri a secco».

Da
dieci anni a questa parte Il Borgo del Balsamico pubblica il “Taccuino”, una
piccola raccolta di ricette curiose di grandi chef che, prima di tutto, sono
appassionati del proprio mestiere. Tutte le ricette ruotano naturalmente
intorno all’Aceto Balsamico, non solo Tradizionale, e vogliono mostrare come
questo prodotto sia facilmente abbinabile a molte materie prime.
Il
Borgo riceve regolarmente ospiti per cui organizza visite guidate: un’ora di visita,
spiegazione e degustazione del prodotto Dop e Igp. L’80% delle visite è di
ospiti stranieri, soprattutto da Germania, Francia, Olanda, Australia,
Singapore.
In: Antologia Gastronomica, La Voce di Reggio, 19 marzo 2017
Commenti