Montezemolo: «E' necessaria una profonda riforma dello Stato»






«L'Italia ha ripreso a crescere, seppure lentamente, ma resta minata da gravi problemi strutturali, che solo una profonda riforma dello Stato potrà in parte risolvere». Con queste parole il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, è intervenuto ieri con una lectio magistralis all'inaugurazione dell'anno accademico 2007/2008 della Fondazione Marco Biagi a Modena. «A parte la sfida dell'euro e quella del mercato del lavoro -ha spiegato il presidente- grandi riforme negli ultimi anni non sono state realizzate. E oggi, nel contesto della grande competizione globale, ci ritroviamo una spesa pubblica destinata in gran parte a previdenza e pensioni e una burocrazia pesantissima». La ricetta di Montezemolo è quella del "welfare delle opportunità". Vale a dire «razionalizzare la spesa pubblica e liberare risorse per consentire alla formazione di ridurre il divario generazionale». Oggi il tasso di occupazione dei giovani italiani è al 33,8% contro il 36,8% della media UE, il 42% tedesco, il 54% inglese, il 62,3% danese. «Il riconoscimento del merito è indispensabile per portare l'Italia tra i Paesi a più alto benessere. Vogliamo poter pagare di più chi si impegna di più». Montezemolo ha ribadito al Governo la necessità di sostenere gli accordi sottoscritti sul Protocollo sul welfare siglato il 23 luglio scorso dalle parti sociali. «Ci preoccupano i 500 emendamenti che i partiti hanno presentato alla Camera. Se il protocollo venisse modificato sarebbe un attentato alla concertazione».E proprio nel giorno dell'intitolazione a Marco Biagi del Largo adiacente al Centro Studi, Montezemolo ribadisce che «la legge Biagi non si tocca.Lavoro flessibile non significa precarietà. Non vogliamo nè lavoratori precari, nè imprese precarie. Concorrenza e libero mercato devono combinarsi col sostegno ai più deboli».Nell'ultimo decennio, da quando è iniziata una parziale liberalizzazione del mercato del lavoro, pur in presenza di un'economia per molto tempo quasi stagnante, i lavoratori dipendenti sono saliti del 17%, le donne che lavorano del 21%, il tasso di disoccupazione è calato dell'11,3% del '97, quando fu varato il primo pacchetto voluto da Treu per introdurre più flessibilità, al 6,8% attuale. E a proposito di flessibilità e precarietà, nell'occasione sono stati presentati anche i due volumi "Precari e contenti. Storie di giovani che ce l'hanno fatta" di Angela Padrone (ed. Marsilio) e "Come salvarsi dal posto fisso. Elogio del precariato ad uso degli assunti a tempo indeterminato", di Massimo Sideri (ed. Il Filo).

Alessandra Ferretti

In: Il Sole 24 Ore on line, 14 novembre 2007

Link correlati: Montezemolo ai Giovani Industriali di Capri, ottobre 2007

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