Alimentare, il made in Italy conquista i tedeschi


Se è vero, come ha dichiarato Angela Merkel in occasione del vertice italo-tedesco di ieri, che «tra Italia e Germania c'è un'elevata dose di affinità», è anche vero che a trionfare sono questa volta le affinità agroalimentari. In base a un'indagine della GfK presentata ieri alla Camera di Commercio di Parma sui trend dei consumi in Germania, è emerso come la cucina made in Italy continui a mietere successi nella terra di Goethe. Dai formaggi ai vini, ai salumi, il Belpaese vince ancora, tanto che, quando i tedeschi mangiano fuori casa, mettono al primo posto il cibo italiano, solo dopo quello tedesco, ma prima di quello greco e cinese.In base a 100 interviste effettuate ad altrettanti direttori di catene di supermercati del settore alimentare, è emerso che, dopo la Germania, l'Italia è considerata dai tedeschi il "Paese d'origine" più importante. Solo dopo vengono Francia e Spagna. Nell'assortimento dei prodotti esteri nei supermercati, l'Italia si guadagna il 52%, la Francia il 21% e la Spagna il 16%. Le motivazioni sono, anzitutto, "la buona qualità dei prodotti", (51%, contro il 44% dei prodotti francesi e il 38% di quelli spagnoli) e "la forte domanda da parte della clientela" (24% a favore dell'Italia, 16% a favore della Francia e 13% della Spagna).Per il futuro gli importatori tedeschi prevedono una crescita di vino (34%), pasta/impasti (33%), formaggi (14%) e frutta (13%) italiani. Ma quali sono le abitudini d'acquisto dei consumatori tedeschi per quanto riguarda i prodotti considerati di punta del made in Italy, vale a dire formaggi, vini e insaccati? Una famiglia tedesca su due acquista formaggi italiani, un valore attualmente in crescita rispetto agli altri prodotti caseari che entrano dall'estero in Germania, benché il nostro sia anche il più costoso (in media 9,98 euro/kg, contro 8,79 euro/kg del formaggio svizzero e 8,35 euro/kg di quello francese). Tra i formaggi nostrani, crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano, perde invece la mozzarella a vantaggio di quella tedesca. In Germania i 2/3 delle famiglie acquistano vino italiano: il rosso (55%) è più amato del bianco (38%), i DOC (53%) sono preferiti ai vini privi di indicazione (47%) e la bottiglia da 0,75 l mantiene ancora il suo primato (63% contro il 14% del cartone o brik). Il discount, in cui fa la spesa un tedesco su due, è il canale dove il vino italiano viene venduto in maggiori quantità. I salumi restano in generale il segmento di mercato più ampio e 1 famiglia su 4 sceglie quelli italiani. Speck tirolese e prosciutto di Parma (l'anno scorso è volato quella in vaschetta: +51,8%) sono i prodotti preferiti.


Alessandra Ferretti


In: http://www.ilsole24ore.com/, 21 novembre 2007

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